domenica 4 giugno 2017

Street Art a Napoli

Street Art a Napoli: le principali opere da scoprire (secondo Arianna Esposito)

Da Napoli Today

Arianna Esposito
01 marzo 2017
Street Art a Napoli: le principali opere da scoprire

Ironiche, provocatorie, a metà tra il sacro e profano, sono le opere degli street artist che hanno reso omaggio a Napoli




Blu
L'urlo sguaiato, forte, liberatorio di chi rompe le sbarre della costrizione, in nome della libertà. Questa la prima cosa che viene in mente, passando davanti le mura dell'Ex Opg (Ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Materdei) dove l'artista Blu ha reso omaggio a questo ex luogo di repressione, raffigurando sula facciata principale dell'edificio un internato dalle sembianze di Hulk che prende a morsi la vita.





Bosoletti
Le strade di Napoli sono musei a cielo aperto. Il calore, quello dei suoi abitanti, e i colori, quelli delle sua mura, regalano a cittadini, turisti e passanti istantanee di arte allo stato puro. La Street Art Made in Naples è oramai sempre più diffusa e i maggiori painter e artisti che passano per Napoli, lasciano un segno indelebile sulle mura e sui palazzi di questa meravigliosa città. Eccone otto da non perdere.




Banksy
La sua Madonna in Piazza dei Girolamini oramai è nota a tutti gli abitanti del quartiere e non. L'irriverente artsista americano Banksy ha scelto di raffigurare una madonna insolita, con una pistola al posto dell'aureola, metafora della doppia anima di questa città: santa e diabolica allo stesso tempo.


Ciop&Ciaf
Sono napoletani e pieni di inventiva, Ciop&Caf hanno realizzato circa duecento opere negli anni a Napoli. Molte di queste si trovano per i vicoli dei quartieri spagnoli, sono opere colorate, ironiche, che mixano la tradizione all'innovazione con forme geometriche e avanguardistiche.



Arp
Sono buffi, a dispetto dell'aspetto, sono gli scheletri spiritosi dell'artista Arp che raffigura scheletri sulle mura di Napoli, ricollegandosi al fascino occulto delle ”capuzzelle” di Santa Maria del Purgatorio, ai misteri e alle leggende del capoluogo partenopeo con la giusta dose di ironia.



ExitEnter
Eroi moderni, combattenti coraggiosi, messaggeri di pace, sono i protagonisti delle opere dell'artista Exit Enter che fa volare sulle mura della città palloncini rossi come il pomodoro della pizza che spesso rappresenta e colombe bianche, simbolo di pace e armonia in una città che ne ha tanto bisogno.


Alice
Una donna dipinta da una donna. Le figure femminili ritratte da Alice Pasquini sono forti e fragili allo stesso tempo, sono determinate e volubili, hanno i tratti delicati, occhiali spessi e il capo coperto e un dito sulle labbra che cela chissà quale segreto o semplicemente invita i passanti ad ammirarla in silenzio.




Orticanoodies
Il Collettivo Orticanoodles grazie all'Associazione Inward ha realizzato un doveroso omaggio al giornalista Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra. Al Vomero, in via Romaniello, nei pressi dell'abitazione del coraggioso cronista, in quella strada che ogni giorno percorreva per andare a lavoro, il volto di un uomo perbene e la sua macchina da scrivere, simbolo della passione per un mestiere sempre più difficile.



Napoli - “Ultravioletto”: parte il crowdfunding per progetti sociali e d’arte nel Quartiere Sanità

Da "Identità Insorgenti" - La Voce dei..del mondo, del 26 settembre 2016





Ancora una volta “Il Fazzoletto di Perle”, associazione napoletana molto attiva che mette in connessione arte, sociale e periferie, lancia un’iniziativa, con una campagna di crowdfunding per il quartiere Sanità, dove già ha realizzato il bellissimo murales “Luce”.
Stavolta il progetto si chiama “Ultravioletto” e l’intento è quello di lavorare in maniera trasversale sul tema della diversità come valore e opportunità. Pina Ottieri, anima dell’associazione, è uno di quegli esempi virtuosi che Napoli produce: una donna che si rimbocca le maniche, attenta all’arte, al bello, al sociale, al coinvolgimento virale degli abitanti delle periferie (suo anche il progetto del murales di Bosoletti a Materdei).
“Esistono cose che non vediamo e che qualcun altro vede. Dialogando con chi è diverso, possiamo allargare il nostro orizzonte di conoscenza e di comprensione del mondo ed entrare in empatia con gli altri esseri, a qualunque specie appartengano. La luce ultravioletta non è visibile all’occhio umano. Ma il nostro corpo ne subisce gli effetti.Le farfalle sono invece in grado di percepire l’ultravioletto. Questo le aiuta nella ricerca del cibo e del partner. Viviamo immersi in una realtà parziale e percorriamo la mappa che di essa abbiamo tracciato. Ma il territorio è infinitamente più vasto dei sentieri usuali e il confronto con gli altri ci insegna nuove strade” si spiega nelle premesse al progetto.
“Ultravioletto” prevede un nucleo di attività nel rione Sanità di Napoli, in cui l’associazione “il Fazzoletto di Perle” ha già realizzato “Luce”, progetto di arte partecipata e zooantropologia.
Ci saranno interventi di artisti, scienziati, musicisti, scrittori, educatori, che porranno l’attenzione su modi diversi di percepire il mondo, a partire da altre specie viventi ma anche da culture diverse e  emarginate.
Verranno individuati spazi trascurati o abbandonati di cui si studieranno le caratteristiche. Aree verdi sottratte al controllo dell’uomo e uniche custodi urbane di biodiversità. Posti marginali rispetto ai percorsi acquisiti eppure ricchi di storia e di arte.
Francisco Bosoletti, Tono Cruz, il maestro Mono Gonzalez sono i tre muralisti con cui l’associazione il Fazzoletto di Perle ha ideato e costruito il progetto e che realizzeranno interventi di arte partecipata.
Altri artisti saranno con loro.
“Ultravioletto” si irraggerà anche in altre città italiane rendendo disponibili:
– un  progetto di Zooantropologia Didattica che porterà alla costruzione di piccoli giardini delle farfalle
– una mostra itinerante con fotografie del progetto “Luce” e opere originali degli artisti che ne sono stati parte
– interventi di arte partecipata nelle città che attiveranno i progetti più interessanti correlati a questo tema
“Ultravioletto” sarà anche un workshop dei maestri Mono Gonzalez e Tono Cruz presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida, nel quale l’associazione “il Fazzoletto di Perle” conduce da 4 anni attività di zooantropologia assistenziale. Il workshop di serigrafia sarà la conclusione di un nuovo percorso con i ragazzi detenuti.
 Info e contatti Giuseppina Ottieri tel 3388946565 / ilfazzolettodiperle@libero.it


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