lunedì 10 ottobre 2016

Fontana della Chiena

Foto Santino Campagna, 2015


Fontana della Chiena - Piazza Melchiorre Guerriero a Campagna (SA) Città dell'Acqua

(Un approfondimento preso da una sintesi in Wikipedia)

La Fontana della Chiena (1982/1994) è un’opera di Angelo Riviello, donata (su proposta dell'associazione Giordano Bruno, e della Pro Loco), alla città di Campagna (sua città natia), realizzata con reperti e frammenti in pietra, terracotta e ceramica, rinvenuti dopo il sisma dell’Irpinia del 1980, con una struttura portante in ferro e cemento bianco. La fontana, rivista nelle dimensioni dopo l'infelice e invasiva costruzione ex novo degli Uffici Postali, misura 460 cm di altezza con una pianta quadrangolare di 380 cm per 350 cm per 300 cm. L'opera è ubicata in Piazza Melchiorre Guerriero, luogo deputato per antonomasia della famosa tradizione detta “'A Chiena” la tradizionale funzione di pulizia urbana attraverso la provvisoria deviazione delle acque del fiume Tenza, riconosciuto nell'anno 2014 dal MiBac, come un evento originale coinvolgente, di grande attrazione. L'ideazione progettuale de “A Chiena” come evento culturale fu proposta proprio da Angelo Riviello stesso, che tra il 1982 e il 1985 attuò e promosse la spettacolarizzazione nel coinvolgimento del pubblico, con la partecipazione di vari artisti emergenti (in una sorta di residence, laboratori site-specific e performances nell'acqua e con l'acqua) che come ricerca, si muovevano nella sua stessa direzione, ai fini di un progetto collettivo (Progetto "Acqua 'a Chiena"), per un'opera d'arte a più mani, nello specifico di un linguaggio e di una filosofia inerente ad un filone sempre più attuale, definito Arte Pubblica (in inglese Public Art), tra cui, rientra a pieno titolo la Street- Art (sempre in inglese), o Arte Urbana (in italiano), tra pitture murali, su superfici verticali e orizzontali, e sculture a basso rilievo o a tutto tondo, sempre contestualizzate nella storia del luogo e nel tessuto urbanistico di una città. 

Storia
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A seguito del tragico terremoto in Irpinia, dell'11 novembre 1980, dopo appena due anni, scaturì una situazione nella Città di Campagna, con un gruppo di cittadini accorti (detti "amici del museo"), impegnati nella salvaguardia del patrimonio storico-artistico-architettonico, urbanistico e ambientale, che in modo propositivo parlava di ricostruzione attraverso la Cultura e l'Arte del Presente, con il supporto di Italia Nostra di Salerno. In tale gruppo, fu determinante il contributo che dette Angelo Riviello, come coordinatore artistico, con il suo lavoro sulla "Identità & Memoria", un work in progress dal 1975/76 (trovandosi nella sua città per una lunga vacanza, durante il primo soggiorno milanese). Molti articoli furono pubblicati a tamburo battente, per scuotere le coscienze, sia sul mensile "Il Setaccio", e sia sul settimanale "La Gazzetta di Salerno", con l'invito, nell'estate del 1987, in una puntata di un programma culturale, radiofonico della Rai 3 di Napoli, condotto dal giornalista Antonio Bottiglieri. In tale progetto, rientrò di pertinenza il recupero, la salvaguardia e la rimodulazione, senza tradire la tradizione, dell'evento detto 'A Chiena, con le sue attività artistiche e spettacolari, tra le quali un laboratorio in sito, inerente a tale "Fontana della Chiena", che da subito, divenne la fontana di tutti, da realizzare nello stesso sito, dove negli anni 60, per dare spazio ai bus della SITA, che in quella piazza centrale (M. Guerriero) faceva "capolinea", prevalse l'infelice idea di abbattere il Sedile di San Bernardino, un Palazzo quattrocentesco bellissimo, a due piani, detto anche "Casa del Fascio", per un suo uso istituzionale negli anni del ventennio.
Generoso fu il contributo in quegli anni 80, del Comitato svizzero "Wohlen" (cittadina della Svizzera interna, gemellata con il Comune di Campagna), per tale fontana, apprezzandone il progetto, nella delega del signor Rudi Nerozzi. 

Idea 
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L'idea progettuale di base è quella di un grande muro che si apre squarciandosi, dalla cui spaccatura fuoriesce l'acqua, come simbolo di vita, guardando al futuro con fiducia, malgrado la tragedia del terremoto. Ad accompagnare l'acqua, soprattutto durante le deviazioni estive delle acque del fiume Tenza, che scorre felice, riempiendo prima la vasca, invitando il pubblico ad entrare e bagnarsi. e poi, con il "tutto pieno", catapultandosi oltre i gradoni stessi (interni ed esterni), andando incontro alla gran parte del pubblico riversato nella piazza, per bagnare, lavare, rinfrescare e pulire le strade del centro storico, lungo tutto il Corso Umberto. Sono un certo numero di elementi lapidei sparsi, misti a sassi e terracotta (ben incastonati sulla parete di cemento), che simulano il crollo del grande muro. Una spaccatura, da far ricordare i tagli di Lucio Fontana, da un lato, e dall'altro i gretti di Alberto Burri, due dei più significativi maestri-protagonisti di quella grande stagione dell'Arte Informale, degli anni 50. L'opera è anche un omaggio a tre personalità di valore universale, dei quali erano in programma due loro citazioni e segni su marmo e terracotta: Carlo Levi, autore del libro "Cristo si è fermato a Eboli", Giordano Bruno (Filippo Bruno di Nola), che compì il noviziato nel Convento dei Frati Domenicani, celebrando la prima messa (1573) nella Chiesa di San Bartolomeo della Città di Campagna, e Juan Caramuel y Lobkowitz, che fu vescovo dal multiforme ingegno, di Satriano e Campagna dal 1657 al 1673, (matematico, architetto, musicista, inventore del sistema binario dei moderni computer).

La Fontana in Piazza Melchiorre Guerriero. Sullo sfondo il Palzzo Tercasio
ex Convento dei SS. Filippo e Giacomo delle Clarisse (foto da internet)
La Fontana  durante la Chiena, in uno dei suoi usi per cui fu progettata, invasa dal pubblico,
nella sua eccezione alla regola. In tutte le altre città è vietato bagnarsi d'estate nelle fontane,
 mentre nella città di Campagna non è vietato, anzi ci si invita ad entrarci. (foto da internet) 



 Performance di  Giovanni & Renata Strada-Da Ravenna, 
con la partecipazione di Peter Fraefel e i bambini felici nell'Arca.
Foto Angelo Riviello, 2005
La Fontana della Chiena, realizzata con reperti e frammenti in pietra, terracotta e ceramica, rinvenuti dopo il sisma del 1980 in Irpinia, con una struttura portante in ferro e cemento bianco, creata da Angelo Riviello. La fontana ha dimensioni di 460 cm di altezza e una pianta quadrangolare di 380 x 350 x 300 cm.

Opera donata alla Città di Campagna, nel 1994-
Foto Angelo Riviello



I gradoni sono stati progettati appositamente per coinvolgere ancora di più il pubblico, invitandolo ad entrare e uscire dalla fontana bagnandosi. Una fontana che ben si addice alla Festa dell'Acqua con la Chiena. Da ammirare, non solo come elemento decorativo di arredo urbano, ma anche, e soprattutto, come utilizzo sociale, ben inserita nel contesto del tessuto storico-urbanistico e paesaggistico della città...
Foto Santino Campagna, 2015, nel 30° Chiena

Foto Santino Campagna, pat.  2015, nel 30° Chiena

Foto Angelo Riviello, 2010 

Foto Santino Campagna, 2015, nel 30° Chiena

Foto Santino Campagna, 2015, nel 30° Chiena

Foto Angelo Riviello, 1996, come pubblicata
su "Art Diary Italia - Arte in Campania" (allegato alla
famosa rivista internazionale "Flash Art") - Giancarlo Politi
Editore - Milano, 1996

Foto Felice Capaccio, 1997
Foto Simona Cerchia, 2015
Foto Angelo Riviello, 1994

La folla in attesa della Chiena davanti alla Fontana
 (nella deviazione del fiume Tenza)
Foto Simona Cerchia, 2015


La  "Fontana della Chiena"di Angelo Riviello, 1982, - 
Bozzetto plastico di come doveva essere esteticamente e 
nelle dimensioni, prima della costruzione inadeguata degli 
Uffici Postali (1992-93) in quel luogo storico di Piazza Guerriero

Il bozzetto plastico originale della Fontana (come da foto pubblicata), realizzato dall'autore nel 1982 (esposto per tre giorni, con articoli de "Il Setaccio", durante il festival dell'Unità, nell'estate di quello stesso anno, raccogliendo oltre 500 firme di liberi cittadini). Sullo sfondo il Palazzo Tercasio, ex convento della clarisse, dei SS. Filippo e Giacomo, sec. xv. 

p.s. 1) La Fontana, oltre che a prevedere la grande "bocca d'uscita principale dell'acqua", prevedeva, come si vede chiaramente nel plastico, un prolungamento dei gradoni, con altre due piccole uscite laterali (con due fontanelle incastonate nella pietra, con alla destra un segno di Giordano Bruno, e alla sinistra un segno del Caramuel, due dei personaggi di fama universale, legati alla città di Campagna). Fu ridimensionata, perché nel 1992, intanto, in Piazza Guerriero, l'Amministrazione Comunale, decise di costruire i nuovi uffici postali. Una decisione molto infelice, nella mancanza di rispetto più assoluta, nei confronti di una storia e di una tradizione secolare, in quel luogo deputato dell'acqua, per antonomasia, che ha creato la fortuna della città. Tutto questo, sempre grazie alle riserve dovute (in quegli anni di fermento)ad un'ignoranza pazzesca, di una classe politica amministrativa, nei confronti di un progetto legato alla Nuova Chiena, che poteva offrire molto di più, di quanto sta offrendo, con il solo folclore, per una grande Rassegna dell'Acqua - 'A Chiena Art Festival, all'insegna dell'Innovazione e della Tradizione (passato e futuro a braccetto, nel coinvolgimento di un presente accorto e significativo della ricerca artistica contemporanea).

p.s. 2) Di opere così (più contenute ovviamente, e se il Comune ci avesse dato ascolto,  proposte come Public Art) sul tema dell'Acqua, il centro storico poteva essere arricchito con altri segni (da aggiungere alle fontane storiche pubbliche e private che vanta la nostra città), piccoli e medi, come andava a definirsi gradualmente (grazie alla Chiena recuperata) "Città dell'Acqua", con laboratori in sito, da parte di altri artisti disposti a donare una loro sculto-architettura, da integrare perfettamente nell'ambiente urbano di Campagna. All'Amministrazione Comunale, si chiedeva in cambio solo un catalogo, il vitto e alloggio per gli artisti, e l'incarico ad una curatela specializzata (guardando ad Angelo Trimarco, di quella "Scuola di Critica d'Arte di Salerno" di quegli anni 80). Furono molti i maestri che aderirono a tale nostra proposta (dai vari Antonio Trotta, Paolo Icaro, Zorio, Fabro, Nagasawa e Mattiacci, ai Dalisi, Ugo Marano, agli emergenti Mainolfi e Paladino, ed altri giovani come Mautone, Vitiello, etc.). Maestri oggi universalmente riconosciuti, di cui alcuni presenti nei più prestigiosi Musei d'Arte Contemporanea del mondo. 

Per un'opera così, dedicata all'acqua della Chiena del fiume Tenza, ben si addice un vecchio detto napoletano:"Acquaio' , l'acqua è fresca?...Manco 'a neve!"(Acquaiolo, l'acqua è fresca...Più della neve!


Progetto Esecutivo, rivisto nelle dimensioni dall'autore, prima della costruzione decisamente inadeguata, degli Uffici Postali (1992-93) nella mancanza di rispetto di quel luogo storico (Piazza Guerriero), realizzato nello Studio di Architettura di Gerardo e Isidoro Marzullo, 1994, fotocopiato in occasione della Chiena 30°(nel trentesimo anniversario della sua trasformazione, da nettezza urbana, a "Opera d'Arte", con la spettacolarizzazione). L'opera fu realizzata grazie al contributo tecnico dell'impresa edile di Michele Cardone, e alla manodopera del maestro muratore e scalpellino Antonio Pierro, coadiuvato dal maestro muratore Emilio D'Elia:











Spazio riservato agli schizzi e studi di Angelo Riviello, sulla Fontana, datati 1981/1982 

(che l'autore sta cercando nel labirinto degli appunti di oltre 30 anni fa, compreso alcuni pubblicati su"il Setaccio", mese di luglio/agosto 1982 )



Link collegati alla pagina di questo blog:

Segnalazione di Mario Onesti dal suo blog, sullo stato di abbandono della fontana nel 2009:

http://monesti.blog.tiscali.it/2009/10/12/amministratori_di_campagna__salvaguardate_il_decoro_rendete_gradevole_la_fontana_della_chiena____2012835-shtml/?doing_wp_cron

...E dopo il "Bianco, Rosso, Verde...made in Italy" di Angelo Riviello (pendolare, tra le città di Roma, di Milano e la sua città, con esperienze di arte giovane emergente, fin dagli anni 70), che nel 1988, colorò le acque della Chiena, con i colori della bandiera italiana, ci sono ancora artisti (autoctoni) che dopo lla biennale di Sgarbi del 2011, colorano l'acqua, nel 2016, quasi 30 anni dopo, quando ai tempi, nel "ritorno all'ordine", dipingevano opere di  scuola "informale":


https://www.facebook.com/giovanbattista.deangelis/videos/1450551758295110/?pnref=story


...E c'è qualcuno (artista?), che nel 1984 (sempre in fase di sperimentazione, in base all'idea progettuale-pilota), incaricato di fare animazione nell'acqua della Chiena, come "mimo", andando letteralmente fuori tema, nell'incapacità di coinvolgere il pubblico, e fallendo clamorosamente (non essendo farina del proprio sacco), che addirittura, nel 2015 (invece di visitare la mostra della "Chiena 30°", tenuta nel Comune di Campagna),  tramite una "lettera aperta", sul proprio sito web (nel quale sito, salviamo alcune testimonianze di cittadini campagnesi sulla Chiena anni 50 e 60, che non ci sono più), rivendica l'idea progettuale che è stata di Angelo Riviello, nata nel 1982, unitamente al progetto di detta Fontana, che doveva fare da scenografia permanente, nel luogo deputato di Piazza Guerriero, all'evento da spettacolarizzare (dopo aver raccolto i reperti lapidei del dopo-sisma, e dopo averla proposta, prima dell'estate, in quello stesso anno, nei "container" di Largo Sant'Antonio, sede ai tempi, del terremotato Comune di Campagna, tra le perplessità del prof. D'Orazio Corinto, Assessore alla P.I. a seguito di un invito per organizzare l'Estate Campagnese di quell'anno). Un personaggio, che vive a Eboli, che (a prescindere dal fatto, che la Chiena non appartiene alla sua memoria storica), non esita, a tentare di impadronirsi, sia dell'idea del Riviello, che da sempre lavorava sulla (sua) "Memoria" (come altri in loco, hanno tentato di fare), che di alcuni suoi scritti, presi da vari siti (della Pro Loco e del Comune di Campagna), che furono l'introduzione al famoso Libro/Catalogo (a firma di Angelo Riviello), redatto e impaginato graficamente, nel 1985, con la copertina decorata da Gelsomino D'Ambrosio, e stampato nel 1987 dalla Tipografia Boccia di Salerno, il quale afferma "convintissimo" (mentendo a se stesso) di averli scritti lui, di suo pugno, due anni prima della stampa del catalogo, e un anno prima della Rassegna dell'Acqua, per la sua animazione teatrale nella Chiena (una minima parte di una sezione, all'interno di un progetto molto più ampio e significativo, lontano anni luce da tale personaggio), unitamente agli "Amici del Teatro", che fu una sorta di attesa (diciamo "sperimentale") pre-edizione 1985 (dati gli impegni di lavoro del Riviello a Milano, fino agli inizi di luglio del 1984). 
n.b. Sapevamo che fosse un "mimo". Ma che si credesse di essere anche un "Nostradamus" (pur se casareccio, del vicolo), francamente no. Siamo al delirio: 

http://www.vincenzoaltieri.net/teatro/116-progetto-a-chiena-a 

Rivendicazioni e scintille, storie di plagio, sulla Chiena, acqua e Fontana sul blog di Mario Onesti:

http://monesti.blog.tiscali.it/2011/07/17/documento-associazione-spazio-utopia-sulla-chiena/?doing_wp_cron

Vicolo del Canale della Chiena, e uno degli ex lavotoi pubblici della città:
Il Canale della Chiena-Ex Lavatoio pubblico, fine anni 60 e inizio 70 

Altre opere (installazioni scultoree) di Angelo Riviello:


Eternamente esca 'a gli voraci fuochi, 1986/87
(in deposito nel Luogo della Memoria della città
di Campagna) - Foto Angelo Riviello
Eternamente esca 'a gli voraci fuochi - part.
Foto Angelo Riviello
All'ombra delle idee, 1987 - Proprietà dell'artista-
Foto Antonio Corsaro
All'ombra delle idee, part. Foto Antonio Corsaro

Collegamenti a link  esterni:


Cronologia di alcune opere, disegnate, dipinte, scolpite, da Angelo Riviello, realizzate come installazioni o come sculto-architettura:

http://angelo-riviello.blogspot.it/2011/02/anni-8090.html


Nella sua opera, c'è sempre un costante riferimento alla "memoria e identità" (work in progress, dalla metà degli anni 70), sia nei più svariati mezzi tecnici (dalla fotografia e cinema alla pittura, a esperienze digitali, con foto e video), che nella "scultura disegnata", e nella realizzazione di installazioni scultoree e sculto-architettura, che creano una scenografia suggestiva e coinvolgente emotivamente, in un viaggio individuale e collettivo, immaginario e reale, nel provocare emozioni e reazioni, stupore e coinvolgimenti, anche imprevedibili, dialogando con la sua biografia familiare, con la storia e con la realtà urbana di una comunità, sia essa locale che universale.


"Un uomo senza memoria non esiste. Anche il più smemorato, è soggetto a riviverla nel suo inconscio, e/o attraverso la memoria altrui ..." (A.R.M. 2016)

"Chi non rispetta il passato, non sa vivere il presente,e non può progettare il futuro" (A.R.M, 2005)

Dal Libro/Cartolina d'Artista "Marano & Riviello - La Città Invisibile Sparita 1" - Edizioni Utopia Contemporary Art - Stampa AMG press, Roccadaspide (SA), 2016

https://it.wikipedia.org/wiki/Fontana_della_Chiena

http://achienadicampagna.blogspot.it/p/storia-della-chiena.html


Intervista ad Angelo Riviello,di Mimmo Di Caterino (artista-curatore-scrittore), Cagliari-Napoli

http://www.napoliartmagazine.it/il-vesuvio-visto-da-unisola-mimmo-di-caterino-intervista-angelo-riviello/

Intervista ad Angelo Riviello, a cura di Lea Ficca (curatrice), Roma

http://monesti.blog.tiscali.it/2013/10/20/angelo-riviello-ci-parla-della-utopia-contemporary-art/

http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2016/08/16/news/la-tradizione-di-mezzanotte-1.13972353

Bibliografia (presa da Wikipedia)

  • AA. VV. 'A Chiena a Campagna - Kermesse Nazionale d'Arte Contemporanea - 1985 - Edizioni Museo Campagna -- Stampa Boccia, 1987 Salerno
  • E. Crispolti "Disegno Campania '88" - Nuove Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano, 1988
  • AA. VV. "Le Porte dell'Arte (Le Porte dell'Acqua) - Incontri Internazonali d'Arte Contemporanea"- Edizioni Comune di Campagna - Stampa Grafica Ebolitana, 1997 - Eboli (SA)
  • AA.VV. "Angelo Riviello-La Fontana della Chiena-Arte e artisti in Campania / Salerno / Altri" - Art Diary Italia / Flash Art Books - Giancarlo Politi Editore, Milano - Stampa INTERGRAF & LITO - Rodano (MI), 1996
  • AA. VV. "Primo Premio Trevi Flash Art Museum "- Giancarlo Politi Editore, Milano, 1996
  • M. Bignardi "Cronache - Attraverso l'arte contemporanea nel Mezzogiorno", Edizioni Asir - La Buona Stampa s.p.a. Ercolano (NA), 1987
  • Mario Carrese, "Ambiente come Scultura", Video-Centro Studi 70, Napoli, 1987
  • G. D'Ambrosio Scheda "Campagna", Edizioni 10/17, Arti Grafiche Sud (ristampa), Salerno, 1996
  • C. Granito "La Città della Chiena e dei Fucanoli" - Scheda "Campagna", Edizioni 10/17, Arti Grafiche Sud, Salerno, 1996
  • M. Onesti "La Fontana della Piazza a Campagna" - Il Segno, Anno IV n.10 - ottobre 1994-Editore Studio Europa, Caggiano (SA)
  • AA. VV. "La Fontana della Chiena - Progetto" a cura del Museo Civico - Il Setaccio, luglio/agosto 1982 - stampa in proprio - Campagna (SA)
  • AA. VV. "Quasi la Patria di Giordano Bruno" - Gazzetta di Salerno, 3 marzo, 1983
  • A. Frenkiel, Among the Gorges of Campagna, dal Libro/Catalogo "A Chiena -Kermesse nazionale d'arte contemporanea", Ediz. Museo Campagna - Stampa Boccia, Salerno,1987.
  • P. Onesti, La Chiena, Torino 1993.
  • O. Mottola "Campagna: parla "l'inventore della Chiena e del recupero di Giordano Bruno" - Il Settimanale Unico, 22 settembre 2006
  • V. D'Agostino "Intervista ad Angelo Riviello" - Notiziario - Associazione Progetto per Campagna, gennaio 2006
  • AA. VV. "Acqua Trentennale della Chiena (1985/2015)"- 30º anniversario" - Il Saggio (Libri,Poesia, Arte) - Edizioni il Saggio, Eboli, ottobre 2015, Stampa Dgitalpress, Santa Maria di Castellabate (SA)
  • AA. VV. "Chiena delle 24, 17 agosto 2016" - La Città di Salerno (Quotidiano) - Stampa Arti Grafiche Boccia, Salerno 2016
  • Patrizia Ferri, "La metropoli possibile - Spazi urbani. Una riflessione sull'Arte Pubblica e le sue declinazioni possibili, escludendo le sculture ornamentali disseminate all'aperto e puntando invece su un progetto collettivo che coinvolga la comunità e i suoi desideri" - il Manifesto - Roma, Edizione del 2 ottobre 2016
  • Domenico "Mimmo" Di Caterino, "Il Vesuvio visto da un’isola: Mimmo Di Caterino intervista Angelo Riviello" - Napoli Art Magazine, Napoli, Edizione del 18 settembre, 2014


Collegamenti esterni (presi da Wikipedia)

http://www.artapartofculture.net/2013/08/05/la-chiena-i-segni-dellacqua-nella-citta-di-campagna/
http://www.viveresalerno.it/citta/campagna/centro-storico-di-campagna/
http://monesti.blog.tiscali.it/2011/07/17/documento-associazione-spazio-utopia-sulla-chiena/?doing_wp_cron
http://nuke.cittadicampagna.com/Gallery/Fotodelcentrostorico/tabid/128/language/it-IT/Default.aspx
http://www.fotoeweb.it/cilento/Campagna.htm
http://achienadicampagna.blogspot.it/p/storia-della-chiena.html
http://www.napoliartmagazine.it/il-vesuvio-visto-da-unisola-mimmo-di-caterino-intervista-angelo-riviello/
http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2016/08/16/news/la-tradizione-di-mezzanotte-1.13972353
http://utopiacontemporaryart.blogspot.it/2010/07/i-luoghi-della-memoriala-chiena.html
http://mapio.net/pic/p-22733371/
http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2008/08/05/news/campagna-invasa-dalle-acqueper-la-tradizionale-festa-della-chiena-1.4519375
https://www.salernonotizie.it/2017/07/23/continua-a-campagna-a-chiena-secchiate-balli-e-folklore-con-i-piedi-nellacqua/

La fontana untilizzata per il libro in occasione  
di Campagna 500° - Nell'immagine, la fontana utilizzata
 più volte da Giovanbattista De Angelis per la sua 
"Chiena Bianca", 2016 (detta anche della Pace) - 
Foto di Mario Velella

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