martedì 24 febbraio 2015

Ciò che non fanno i barbari fanno gli Europei.

Dal blog di Mimmo Di Caterino 

L'ARTISTA CHE SOPRAVVIVE SARÀ UNA SPECIE MUTANTE.




Ciò che non fanno i barbari fanno gli Europei.
“20 febbraio, Roma, ore 11 e 30. Sono passato a Piazza di Spagna, dove mercoledì sera e ieri, centinaia di vandali olandesi, hanno sfregiato e danneggiato la bellissima fontana del Bernini, la “Barcaccia” che era appena stata restaurata. Sono venuti in Italia per una partita di calcio, come tifosi del Feyenoord, ma questi barbari non hanno niente a che fare con lo sport. Com’è possibile che questi delinquenti possano mettere a soqquadro una città unica al mondo come Roma e magari restare impuniti? Come vedete da questa foto che mi ha scattato una ragazza che era lì, stamattina c’erano moltissime persone sbigottite come me, che si domandavano perché succedono queste cose”.
Gianni Morandi
Non si fa altro che parlare dei danni che gli ultrà olandesi, hanno creato alla Fontana della Barcaccia di Bernini, realizzata dal padre di Gian Lorenzo Bernini, Pietro Bernini, per volere di Papa Urbano VIII, realizzata in travertino.
Un opera simbolica, alla quale forse collaborò il giovane Gian Lorenzo Bernini, una scultura dinamica a cielo aperto.
Un manipolo di tifosi olandesi ubriachi ha danneggiato la fontana di Bernini a colpi di bottiglie di birra e spranghe, ma come può essere successo nella patria dell’arte e della cultura tanto strombazzata dal Governo Renzi?
Forse è il caso di ricordare come si stia distruggendo Pompei?
Forse è il caso di fare presente l’invisibilità dei giganti di Monti Prama e che la loro visibilità all’Expò passerà per Gigi Sanna e gli Istentales?
Forse sono le leggi dell’economia 2.0 poco pubblica e molto privata a determinare tutto questo?
Non servono spranghe per cancellare la storia e la cultura di una comunità, bastano leggi e la loro assenza.Nessuno ha pensato che quel travertino per essere così friabile, forse non è stato conservato e restaurato a sufficienza 
prima della discesa degli Europei a Roma?
Forse questi barbari calciofili, hanno il merito di sollevare un problema culturale nella nostra nazione, quello di non fare nulla per il proprio patrimonio se non usarlo come spot identitario e scenografia d’immagine e propaganda politica.
La cultura di distruzione dell’istruzione avviene in silenzio, lentamente e quotidianamente, non ragionare su politiche pubbliche che tutelino e promuovano l’artista contemporaneo che abita un territorio e accodarsi a valori di mercato imposti altrove, dequalifica tutto il proprio vissuto e la propria cultura che un turista ovviamente non conosce e non riconosce.
Per i media di massa non è un problema e la questione della tutela dei linguaggi dell’arte nei propri territori è una questione che non esiste.
I veri hooligans sono coloro che prevedono politiche per la conservazione, la diffusione e la tutela dei linguaggi dell’arte, incapaci di relazionare la cultura contemporanea alla tradizione che la materializza, anzi sembrano collocare i diversi linguaggi dell’arte agli antipodi, incapaci di relazionarli e attraverso una loro relazione dialettica preservarli.
Altro che retorica come quella di Sgarbi che ragiona su come l’orinatoio di Duchamp abbia portato alla distruzione della barcaccia o Gianni Morandi che posta foto in loco e distingue tra tifosi e barbari, serve altro, servono pubbliche leggi a tutela dei linguaggi artistici classici e contemporanei che sappiano tradursi in economia, ma c’è troppa ignoranza in giro, la retorica regna, quella del mercato come quella dell’immagine.

A proposito, e se ora si facesse viva l’ISIS con una sua rivendicazione dove dichiara sue infiltrazioni tra i tifosi olandesi del Feyenoord?

Tra i tanti commenti sulla vicenda, riporto e segnalo quello di un artista contemporaneo campano, Angelo Riviello, che senza retorica urla la sua indignazione e invita il Movimento Cinque stelle nella figura di Alessandro Di Battista, in quanto opposizione a un mal governo, di elaborare reali politiche che tutelino il nostro patrimonio artistico e i nostri artisti, omessi dal mercato in nome di quello stesso mercato ormai incapace di tutelare tutti i nostri beni pubblici:

“IO MI INDIGNO!!!
Mi indigno quando vedo che la polizia sta a guardare e interviene dopo che i danni sono stati fatti!!! IO MI INDIGNO!!!
Quando vedo le facce di Marino e di Renzi, che si indignano!!!
IO MI INDIGNO quando nelle scuole crollano i solai, mettendo a rischio la vita dei giovani allievi!!! IO MI INDIGNO, ma al tempo stesso penso…
Fatevi portavoce, caro Alessandro Di Battista, di una proposta sensata, a proposito dei nostri monumenti e opere d’arte pubbliche: PROPONETE DELLE COPIE AL POSTO DEGLI ORIGINALI CAPOLAVORI, UBICATI NELLE NOSTRE PUBBLICHE PIAZZE (che possono essere comunque danneggiate, anche per incidenti non voluti).Fate tacere quella massa di somari che occupano le nostre istituzioni!!!”.

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