martedì 12 febbraio 2013

Giulia Piscitelli - Sim Sala Bim


Galleria Fonti
via chiaia n 229
cap 80132
napoli, italia

tel / fax +39 081 411409

email:
info@galleriafonti.it

dal lunedì al venerdì
o su appuntamento
ore: 11-14/16-20


Giulia Piscitelli, "Untitled ’95", 1995, DVD, 8’ 19”

Giulia Piscitelli , "Sim Sala Bim"

Dal 15 febbraioore 19.30, al 19 aprile ore 20.00
(english text below)

La Galleria Fonti è lieta di presentare Sim Sala Bim la terza mostra personale in galleria di Giulia Piscitelli.
Entrando in galleria il visitatore è investito dall’incessante rumore di una bandiera agitata con forza dal vento. Si tratta dell’audio del video BRICST proiettato nella prima stanza della galleria in cui una bandiera rossa, di quelle
utilizzate sulle spiagge per indicare mare grosso o pericolo, sventola su di uno sfondo nero.
La bandiera diventa simbolo di una situazione generale di pericolo ricordandoci che nulla sarà più come prima per l’affermarsi, negli ultimi decenni, di inedite relazioni internazionali, di nuovi assetti territoriali, di una nuova
geografia economica in cui i BRICST (acronimo utilizzato per riferirsi ai paesi che condividono una situazione
economica in via di sviluppo: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Turchia) riescono ad incarnare e sviluppare le potenzialità della globalizzazione a scapito dei cosiddetti paesi già sviluppati.
Si determina così una crisi che, prima ancora di essere economica, è dei valori ma è anche di appartenenza, parola anacronistica poichè la partecipazione alla comunità è residuo di un passato lontano in cui i rapporti erano stabili e definiti. E’ a tutto ciò che si riferisce ART. 12, (chiaro è il riferimento all’articolo 12 della Costituzione) opera composta da una bandiera italiana da cui pende, scucita, la banda colorata di rosso a dimostrazione che qualcosa di questo storico simbolo di appartenenza è andato perduto.
Si vive in un campo minato, dove ciò che appare attraente diventa pericolo mortale, come è raccontato dall’artista con Campo Paradiso, una serie di mine antiuomo realizzate a foglia d’argento su masonite quasi fossero giocattoli o addirittura torte.
In una situazione così drammaticamente delineata, quindi, l’unica cosa in cui poter sperare è una magia: Sim Sala Bim.
Scegliendo questa nota formula magica come titolo per la mostra, Giulia Piscitelli sdrammatizza il diretto
riferimento alla difficile situazione sociale in cui viviamo, immaginando che improvvisamente tutto venga
trasformato e migliorato come per incantesimo.
L’incantesimo si concretizza nella scultura, che ha lo stesso titolo della mostra, realizzata utilizzando una tecnica tradizional-popolare con cui l’artista ha irrigidito una vecchia coperta di lana tessuta a mano impregnandola con
acqua e zucchero e facendola così ergere su se stessa nella forma di un parallelepipedo.
L’artista, dunque, non si è servita di un trucco per ottenere questo effetto “magico”, ma del proprio impegno nel tempo e di una tecnica manipolatoria complessa, proprio come se fosse un prestidigitatore.
Questa azione performativa, durata alcuni mesi, sottolinea il ruolo del fare e dell’agire come unica possibilità per attuare un qualsiasi cambiamento, come avvenuto nell’opera Guerra/e Pace quando l’artista, con un unico gesto, taglia un’edizione di Guerra e Pace di Lev Tolstoj e si accorge che, tuttavia, la pace può essere di gran lunga più “grande”della guerra.


Galleria Fonti is pleased to present Sim Sala Bim, third solo exhibition in the gallery by Giulia Piscitelli.
Entering the gallery, the visitor is hit by an incessant noise of a flag strongly wind-blown. Is the sound of
the video BRICST projected in the first room of the gallery wherein a red flag, one of those used on
beaches to indicate heavy sea or danger, waves on a black background.
The flag becomes symbol of a generic dangerous situation, reminding us that things will not be the same
because of the establishing, in the last decades, of new international relationships, of new territorial
assets, of a new economic geography in which the BRICST (acronym used to refer to countries that share
an underdeveloped economic situation: Brazil, Russia, India, China, South Africa, Turkey) are able to incarnate
and develop the potentialities of globalization at the expense of the supposed already developed countries.
That creates a crisis that is not just economic but of values and of belonging to a community where relationships
were fixed and clear.
To all that is referred ART. 12, (clear is the reference to the article 12 of the Italian Constitution) work composed by an Italian flag from which the red stripe hangs unsewn, to show that something of that historical symbol of
belonging has been lost.
We live in a minefield where what appears attractive becomes danger of death, as described by the artist in Campo Paradiso, a series of anti-personnel mines realized by using silver leaf on masonite almost they were like toys or even cakes.
In a situation so dramatically defined, the only thing is hope for in a magic spell: Sim Sala Bim.
Choosing this known magic words as title for her exhibition, Giulia Piscitelli downplays the direct reference to the
hard social situation in which we live imagining that suddenly everything is transformed and improved, as by
magic.
The magic spell materializes itself in the sculpture, titled like the show, realized using a traditional technique by
which the artist has stiffened an old handmade woolen blanket absorb it with water and sugar and let it erect on
itself in the shape of a parallelepiped.
The artist, therefore, did not use a trick to get a “magic” effect, but used her own commitment in time and a
complex manipulative technique, like she was a real prestidigitator.
That action, last some months, underlines the role of making and acting as the only possibility to realize any
changing, as happened in the work Guerra/e Pace when the artist, with just one gesture, cut an edition of Guerra e Pace by Lev Tolstoj and realizes that, after all, peace can be much “bigger“ than war.



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